SAN GIOVANNI GEMINI
Sorto grazie ad una concessione del Conte Ercole Branciforti nel 1587, si iniziò a formare, all’interno del territorio di Cammarata, un piccolo centro oltre la riva del torrente Turibolo. Una piccola cappella dedicata a San Giovanni Battista fece assumere al nuovo centro, il nome di San Giovanni di Cammarata.
L’abitato di San Giovanni Gemini ha un origine relativamente recente, infatti, secondo alcuni documenti conservati nel tempo comincia a formarsi nel ‘400 “sopra quel suolo tutto pianeggiante…distante un tiro di pietra da Cammarata”. Dopo l’Unità d’Italia, nel 1879, il nome di San Giovanni di Cammarata venne mutato in San Giovanni Gemini, sganciandosi anche toponomasticamente dal paese limitrofo, mantenendo quasi una traccia onomastica del processo di “meiosi” (Gemini, dunque gemello).
Sono comuni ai due paesi i nomi, i cognomi, i soprannomi (nciùrie) e i toponimi. San Giovanni Gemini appare compatto: un paese che ha cercato di cancellare la sua subalternità ridisegnando un’identità “gemella”.
Oggi, pur avendo due comuni diversi, Cammarata e San Giovanni Gemini sono due paesi che condividono la loro quotidianità: le feste, le tradizioni e la storia e sembrano aver dimenticato gli attriti che inizialmente li hanno coinvolti per abbracciare una vita comunitaria in contatto con la natura.