CAMMARATA
Situato nell’alta valle del fiume Platani, alle pendici del versante orientale del monte omonimo, Cammarata è l’ ultimo paese dell’agrigentino nord-orientale. Un punto dello spazio geografico isolano in cui si toccano le province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo.
Vari studiosi hanno provato ad avanzare delle ipotesi sull’origine del nome. Alcuni ritengono che derivi dal latino CAMERATUS (camera a volta o grotta); Domenico De Gregorio, studioso della storia locale, ritiene che il termine Cammarata derivi dalla parola di origine greca: kàmmaron (termine che indica la euphorbia dendroides), una pianta chiamata nel dialetto locale “camarruni” (u rrizzitìeddu, il cui lattice veniva adoperato, nella valle del Platani, per la cattura delle anguille).
Il centro storico conserva ancora oggi tracce del passato, offrendo al visitatore una fitta rete di vicoli, scalinate della tipica pavimentazione in ciottoli e i caratteristici “pati”, archi arabo-normanni che mettono in collegamento fra loro le strette vie.Nonostante la tradizione orale ci dice che i pati di Cammarata abbiano un origine araba, questa eccezione comune non può sempre essere esattamente veritiera. Probabilmente i primi a costruire i pati sono stati i bizantini. Può essere una testimonianza l’etimologia nonché la morfologia di questi archi che hanno come funzione primaria quella di mettere in comunicazione una strada con l’altra, sfruttando al meglio lo spazio abitativo. La funzione estetica è senz’altro secondaria. Pato probabilmente deriva da che significa piede, passo, passaggio che andrebbe a ben giustificare la funzione di cui sopra. L’altro significato con la stessa radice “PAT” deriva dal latino pateo che significa aprirsi fare varco.
L’esigenza costruttiva continuo fino alla dominazione araba, e anche successivamente con l’ampliarsi del paese si vede il formarsi di questa tipologia anche in periodi successivi. Passeggiando per le stradine si incontrano le tipiche case povere, strutturate in modo da conformarsi all’orografia del terreno, i palazzi nobiliari e le numerose chiese e cappelle che raccontano la storia di Cammarata. La strada principale del centro storico è “strada carrozza”, una delle poche vie pianeggianti e carrozzabili, che dal municipio porta al Castello, antica residenza dei Signori di Cammarata.
La storia che lega i quartieri della parte bassa di Cammarata (Gianguarna e Chiazza) e quelli della parte alta (Porta Guagliarda-San Vito e Mmastìa-Santa Maria) nel tempo ha radicato negli abitanti un forte senso di appartenenza, tanto da far apparire Cammarata come un paese senza “piazza”: un paese che per la sua struttura urbanistica, può essere considerato paradossalmente costituito da quattro paesi, corrispondenti ai quattro principali quartieri: Santa Maria e Mmastìa; San Vito e Porta Gagliarda; Chiazza; Gianguarna.